lunedì 19 settembre 2011

"Quel che resta"

“Se un giorno dovessi andarmene, abbandonare questa città che non mi appartiene per cercare una vita migliore, vi ricorderete di me? Potrà qualcuno dire di avermi conosciuto, decantare le mie “gesta”, raccontare ciò che ero e che sono diventata, come sono cambiata, far rivivere i miei ricordi? Sì,io.”
Questo pensava Paola da molto tempo. Se avesse tagliato i ponti con tutto, cosa ne sarebbe rimasto?
Aveva paura della solitudine lei. La temeva.
 Avvertiva un senso di vuoto sotto questo punto di vista. I suoi amici l’avrebbero dimenticata presto e non solo. Non ne aveva moltissimi. Era una persona complicata. Non era in grado di conoscere tutti. C’erano però quelli che rappresentavano per lei delle certezze, delle colonne nella sua vita. Se qualche colonna iniziava a dare segni di cedimento, Paola interveniva immediatamente.
Cercava sempre di recuperare un rapporto.
E ora il suo terrore è che non avesse fatto abbastanza per essere stimata da questi ultimi. Il periodo delle incertezze era alle porte. Coloro che per lei rappresentavano “le fondamenta” erano dei veri e propri fratelli e sorelle.
A quella domanda iniziale  “….come sono cambiata, far rivivere i miei ricordi?”. Sperava che un giorno quel “sì, Io”  lo pronunciasse qualcuno Delle Colonne e non solo...

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