venerdì 16 settembre 2011

"La scelta"

...."Aula magna. Lezione. Ansia. Esami. Io sotto la pioggia. Il temporale.

Paura,frenesia,angoscia,timore,corro.

Il cielo terso,la tranquillità,la pace dei sensi,sono rilassata,sono felice,sono tranquilla".

La sveglia suona, Paola fa cenno di spegnerla senza riuscirci. Sono le 7.00 in punto, è ora di iniziare una nuova giornata, anche se per l'ennesima volta non le va. Ieri sera ha avuto difficoltà ad addormentarsi e come sempre è corsa ai ripari con il solito rimedio: Le famose pillole. Sono medicine, non caramelle, ma proprio non riesce a farne a meno. Uno, due e tre. Ne conta tre, e le butta giù. E' stata una notte tormentata quella che ha vissuto. Solo alla fine del sogno sentiva di essere serena. Fa sogni strani ultimamente. Pensa anche a come sarebbe stata la sua vita se avesse condotto scelte diverse. Un po' come Antonello negli ultimi tempi.

Antonello è un amico di Paola. Ha avuto un'infanzia scatenata, un po' come la "Vita Spericolata" di cui parla Vasco. Era un continuo eccesso. Amicizie sbagliate, donne, ragazzate. A scuola non ci andava, se ci andava leggeva "La Gazzetta dello Sport". Non aveva voglia di studiare. A sedici anni aveva iniziato già a lavorare. Il padre e la madre non sapevano come fermare quest’uragano.

Ora Antonello lavora, è abbastanza grande per farlo. Ha ottenuto il diploma e poi ha chiuso definitivamente con lo studio. Negli ultimi tempi, però, sente la voglia di dover fare qualcosa di più. Sente di essere cresciuto e maturato abbastanza da ritornare sui suoi passi e rimediare agli errori di un tempo. Pensa sempre:"ma se non avessi preso questa strada, a quest'ora dove sarei?..".



Si possono davvero chiamare errori? Se non gli avesse commessi, non ci penserebbe, non sarebbe arrivato a questo punto, ma forse non sarebbe neanche la persona che è oggi: matura, responsabile, stacanovista. Vorrebbe ritornare a studiare. E' intelligente, ha buone capacità, può farcela.



La nostra vita vista dall'alto secondo me assomiglia a una cartina, come quella che si vede su Google Map. Tante strade, tanti percorsi diversi, ognuno che porta chissà dove. Davanti a noi si presentano sempre mille scelte, a volte più evidenti, altre meno. Sta a noi coglierle, percepirle, capirle. E una volta presa quella strada non si torna più indietro. Puoi fermarti, puoi prendere una scorciatoia, ma non sempre hai la possibilità di recuperare il terreno perduto...


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