sabato 10 settembre 2011

...Ipermercato

L'ipermercato era chiassoso stamattina.Colorato,caotico,sembrava Il mercato delle pulci.Bambini,mamme,papà,uomini soli,con e loro maglie aderentiche che definiscono i pettorali scolpiti.Donne,mogli,con a carico una famiglia numerosa.Devono provvedere a tutto loro.Poi ci sono i figli con i papà.E non i papà con i bambini.Le piccole pesti urlano,si inseguono,esauriscono il povero genitore che si arrende,è stanco.Per lui il sabato non è un giorno di riposo,anzi,a volte preferirebbe andare a lavorare.Poi ci sono gli anziani signori,con le loro compagne.Scelgono accuratamente i prodotti.Appoggiano gli occhiali sul naso,riflettono,poi rileggono e chiedono alla moglie "cara allora questo va bene?".E la moglie annuisce.I carrelli.P.si ricorda quando faceva la spesa con mamma e papà.I bambini si mettevano "nel carrello".A pensarci P.rabbrividisce.Non può credere di aver subito una simile "tortura"!Come faceva a sopportare quell'aggeggio scomodo e di ferro,che non presentava all'interno neanche un seggiolino accomodante e morbido,ma duro e di plastica.
Ama fare la spesa.Perdersi nei corridoi,tra gli scaffali ordinati con mille prodotti,tutti diversi,tutti con la propria etichetta,immagine,grandezza.Si distrae.Respira tranquillità.Sente la voglia di osservare e studia quei piccoli prototipi di uomini,chiusi in una scatola,che corrono freneticamente e fanno la fila alla cassa,o sbuffano perchè impazienti,o talmente stanchi da risultare rallentati.Ha bisogno di distrarsi.Ieri ha avuto un'altra giornata strana P.La testa leggera,ubriaca di emozioni,di ansia.E il cuore andava,correva come non mai.Ha iniziato a respirare freneticamente.I suoi polmoni imploravano ossigeno.La sua testa faceva pensieri strani.Aveva in borsa un flaconcino con delle pillole dentro.Ha pensato di non prenderle,ma alla fine ha ceduto.Si è accesa la sua solita sigaretta.Ha bevuto la sua birra.Si è calmata.Ma può continuare a torturarsi...???P.non dovresti..

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