domenica 9 ottobre 2011

Tagli

Tra i tagli radicali mettiamoci anche quelli di capelli. Notevoli , definitivi. A Paola sono sempre piaciuti. Netti, senza rancori, un po’ come i saluti, gli addii, le partenze. Zac. La prima ciocca se ne va. L’effetto più bello è quando sei seduta sulla poltroncina del parrucchiere e colui che cambierà definitivamente il tuo look raccoglie i tuoi capelli in una coda di cavallo e la taglia. Con forza e decisione. E chi lo avrebbe mai detto?  Ma i tagli sono un po’ come la vita. Nella vita ci vogliono cambiamenti come nel look. Modificare alcune situazioni o sfumature, le così dette carte in tavola, a volte è necessario. Per essere una persona nuova, per farlo credere agli altri, per sentirsi più belli e sicuri di sé oltre che stimolati. A Paola i cambiamenti non piacevano. È una persona un po’ monotona sotto questo punto di vista. Accetta di mutare qualcosa di sé nel momento in cui è arrivata al limite dell’accettazione. Il problema? Il limite, per lei, non è facilmente raggiungibile.
Quando aveva circa dieci anni, doveva cambiar casa. I bambini spesso reagiscono positivamente, sono felici perché percepiscono la “novità” nell’aria. Per Paola non era così. Non voleva assolutamente cambiar casa. Le piaceva la sua stanza piccola, i suoi ricordi, i suoi giochi in quella casa, dove era nata e cresciuta per circa dieci anni.

E ancora adesso questa parola la destabilizza, la quotidianità fa parte di lei e del suo modo di essere. Ci si rende conto che avere questa mentalità non può portare bene. Bisogna essere coraggiosi, anche per le piccole cose. Cambiare città, amici, casa, scuola, vita. Non deve far paura. Magari all’inizio siamo timorosi. C’è dell’incertezza sulla possibilità di non trovarsi bene, di non aver fatto la scelta giusta, di pentirsi. In seguito però, quando gli avvenimenti procedono verso la giusta strada, allora ci si rende conto di aver fatto bene e addirittura di non voler tornare indietro. La vita è imprevedibile: potresti decidere di fare delle scelte a cui in passato non avresti lontanamente pensato. Però scegli in questo modo perché serve: serve per te stesso, per la tua salute “sociale” e non solo, per la tua realizzazione in un certo senso. Ed è proprio partendo con questa mentalità che ti rendi conto di migliorare. Di maturare di giorno in giorno. E mi chiedo se Paola assumendo quest’atteggiamento, possa aver modificato il suo modo di vedere il mondo .

Nessun commento:

Posta un commento