Quando leggi un romanzo cerchi di assaporare tutto. È come se fosse un piatto prelibato, preparato per te, lettore, da un illustre chef . Gusti ogni parte di quella pietanza, la analizzi, la studi. Lo stesso vale per la lettura. Questa deve lasciarti sempre qualcosa nel cuore. Qualsiasi cosa. Possa essere un pensiero negativo o positivo. Deve avere la capacità di far riflettere, di scuotere, di potare il lettore in giro per il mondo o per luoghi impervi e sconosciuti. Penso sia questa la bellezza della lettura oltre che della scrittura. Tuttavia con la prima puoi confrontarti. È come se avessi sempre la possibilità di guardare più punti di vista, di ascoltare pareri diversi e opinioni contrastanti rispetto al solito modo di vedere. È evidente, però, come una richieda la presenza dell’altra. Sono gemelle siamesi lettura e scrittura, sono come il Tao. Ed è la bellezza di coltivare queste due passioni che ti avvicina alla completezza, o forse…
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