venerdì 6 gennaio 2012

L'opposto

Sono in macchina. Fuori la tempesta. L'acqua colpisce la nostra zattera e scivola sul vetro della macchina. Ripenso al motivo che ci ha condotti qui.
Penso che tutto sommato la strada è stata lunga e la sofferenza troppa. Io da un lato tu dall'altro.
L'acqua continua a devastare il vetro appannato. Disegna tante righe. Un po' come un volto segnato dal pianto, il nostro.
Due storie diverse ma accomunate da qualcosa.
Io e te agli opposti.
La pioggia mi fa pensare. Sembro essere stata proiettata in un film.
La musica in sottofondo, quattro amici in macchina, i pensieri e tanta malinconia.
E continuo a chiedermi perchè siamo arrivati fin qui.
La risposta è chiara ma non voglio accettarla. La ripeto nella mente ogni santo giorno.
Io tranquilla tu l'opposto.
Io pessimista tu l'opposto.
Io odiosa tu l'opposto.
Continuo a ripetermi che passerà. Tutto passa. Gli esperti affermano sia così.
Ho intrapreso un cammino difficile ed una strada tortuosa. E' la prima volta che muovo i passi in questa direzione e sono terrorrizzata. Ripeto a me stessa e agli altri che sto bene.
E' un male all'anima ma andrà via. Scomparirà con il tempo. La mia paura più grande è che di tempo ne è trascorso fin troppo e io mi sento una pedina ancora sulla casella START.

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