..[Lei sorrise.
Lui la baciò.
Il primo bacio fu semplice, delicato, sfiorato. Quasi rubato.
Si guardarono negli occhi. La sua immagine rifletteva negli occhi lucidi e sorpresi della fragilità in persona. Lei era spaventata, felice e tremolante. Le gote rosse, la bocca aperta in un sorriso e gli occhi che lacrimavano. Le sfiorò il viso. Aveva delle ciocche di capelli fuori posto. Il naso freddo e le mani cianotiche. Tutto era diverso da come lei se l'era immaginato. Ma era giusto così. Era giusto l'inverno, il freddo, quel bacio. E da allora non sarebbe più stato come prima. Tutto sarebbe cambiato...]
...[Lo stomaco mi si attorcigliava...
Non ho mangiato più...Ti chiedi perchè?
La colpa è sempre stata tua e di chi se no?!
La tua colpa è stata quella di non avermi ascoltato, di non avermi presa per mano, di avermi ignorato qando più avevo bisogno. Ed ora che mi dici queste belle parole, io non so proprio che farmene.
La tua colpa è stata l'ignoranza e l'indifferenza. La finta indifferenza perchè sapevi cosa stava accadendo ma non facevi nulla per evitare l'irreparabile. Ed è proprio questo il motivo per il quale sono diventata quella che sono.
La tua colpa è stata il non volermi abbastanza bene. Il tuo non volermi decisamente bene.
E la mia colpa qual'è stata?
La mia colpa è stata l'essere succube e colpevole di me stessa..]
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