giovedì 6 ottobre 2011

Caso

Oggi Gaia ha scritto a Paola. Le ha chiesto: “Come mai non scrivi più?”. Lei le ha risposto :“Non ho molto tempo”. Forse non le manca il tempo o le parole, ha sempre avuto un'idea su tutto e tutti. Forse è la volontà o semplicemente è alla ricerca di qualcosa. Paola ha pensato molto in questi giorni, ha riflettuto su quello che avrebbe potuto scrivere. Ha ascoltato tanta gente, persone del passato e del presente. Ha scavato nella sua memoria. Quante notizie. Un cumulo di notizie in quel cervello chimico.


Ha ricordato il mese di ottobre di anni fa. Quel magnifico mese. Il mese del “riscatto”. Conobbe un certo Giuseppe. Un tipo molto simpatico e intelligente. Insomma un bel tipo. Era iniziato tutto per gioco. Anzi no. Era iniziato per caso. Il caso è la parola giusta.
Avete mai fatto qualcosa “per caso”? Forse sono le migliori situazioni sono quelle casuali. Parola strana. Ma non divaghiamo.


Paola aveva conosciuto Giuseppe in un bar. Non si può definire propriamente conoscenza. Diciamo che lo aveva incontrato. In un caldo pomeriggio d’agosto aveva deciso con Fabrizia di vagare per la città alla ricerca di un passatempo e come ogni volta avevano ceduto al solito espressino freddo. Quella giornata però era piuttosto insolita. Troppa gente, troppo caldo, troppe macchine, troppo smog. Paola aveva deciso di prelevare Fabrizia con il cinquantino, quella vespa perlata del 2001. Quanto caldo in città, si chiedeva mentre raggiungeva casa dell’amica, perché si trovasse in sella a una vespa e non fosse su una bella spiaggia nel tentativo di cuocersi al sole. Ma le vacanze erano quasi finite.
Sedute al tavolino del bar, con l’espressino freddo dinanzi a loro, iniziarono a raccontarsi delle vacanze e di come fosse andato il viaggio di Fabrizia. Si parlava del più e del meno, quando a un certo punto Fabrizia sentì chiamare il suo nome. Era Giuseppe. Aveva una camicia bianca di lino e la pelle abbronzata dal sole dell’estate. Una tracolla e mille fogli tra le mani. Sembravano documenti. Dopo uno scambio veloce di convenevoli, Giuseppe si allontanò e nonostante non si fossero neanche presentati quello, fu il loro primo incontro.

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